VINO DI VISCIOLE

Il vino di visciole è un prodotto estremamente particolare, purtroppo per tutti gli amanti dei vini dolci, difficile da reperire fuori dalle Marche perchè prodotto in piccole quantità da piccoli produttori dell'entroterra della provincia di Pesaro e Urbino. Solamente chi produce una limitata quantità di vino riesce a mantenere alta qualità e genuinità cosa fondamentale per soddisfare il cliente finale più esigente.

PRODUZIONE
Le materie prime utilizzate per produrre il vino di visciole sono visciole nere, vino rosso Sangiovese e zucchero.
La tecnica di lavorazione prevede l'utilizzo di un 65%-70% di visciole nere intere, leggermente pestate unitamente al nocciolo e un 30%-35% di vino rosso sangiovese. Il tutto viene poi posto in una damigiana aggiungendo zucchero. Viene così avviato un processo fermentativo che deve durare almeno 60 giorni, durante i quali è necessario provvedere all'agitazione periodica della damigiana. Terminata la fermentazione, il prodotto viene filtrato eliminando le vinacce e viene lasciato a depositare per altri 5 o 6 mesi, al termine dei quali si può procedere all'imbottigliamento. E' molto importante eliminare le vinacce nel momento giusto per non rovinare il sapore del vino e solo l'esperienza tramandata negli anni può dire quando si può fare questa operazione. Area di produzione: Nella provincia di Pesaro e Urbino, in particolare nelle 5 Comunità Montane dell'Alta Valmarecchia, del Montefeltro, del Catria e Nerone, del Catria e Cesano e dell'Alto e Medio Metauro.
CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE
La caratteristiche principale del prodotto finito è una bevanda di colore rosso intenso con percezioni olfattive di visciola e frutti di bosco, dotata di gradazione alcolica tra i 12 e 12,5° e struttura, gusto prevalentemente dolce.
ABBINAMENTI
Servito ad una temperatura di 10-11° in piccoli calici. Utilizzato come vino da dessert si sposa a meraviglia con il ciambellone, con i dolci secchi locali, con le cioccolate a base di visciole o con le visciole stesse, anche se molti lo preferiscono semplicemente come “vino da meditazione”. Si può anche servire con formaggi dal sapore forte come il “pecorino di fossa” o “gorgonzola”.